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(ANSA) – ROMA, 16 GIUGNO 2025

Lo scorso anno la Corte di Cassazione stabilì il diritto di ricevere indennizzo aggiuntivo ai soggetti che in seguito alla vaccinazione obbligatoria avevano contratto più di una malattia. Finora il Ministero della Salute non ha provveduto, e nessuna risposta si è avuta da Camera e Senato, alle quali è stata assegnata una petizione specifica. Adesso l’Associazione Amev (Associazione per Malati Emotrasfusi e Vaccinati) di Firenze con il suo presidente, l’avvocato Marcello Stanca, si è rivolta al Tar del Lazio con un ricorso per ottemperanza per chiedere ai giudici amministrativi di indicare un termine perentorio al Ministro della Salute e al Parlamento per dare risposta ai genitori di una ragazza e di un ragazzo che percepisce il vitalizio per una grave lesione del sistema nervoso centrale. La Corte Costituzionale nel 2023 aveva imposto al legislatore d’intervenire senza ritardo per eliminare l’ingiustizia perpetrata ai danni dei cittadini che, per decenni, si erano visti respingere le domande di indennizzo per ragioni puramente formali, non dipendenti dalla loro sfera di controllo; e la Cassazione lo scorso anno ha stabilito il diritto di ricevere un indennizzo aggiuntivo ai soggetti che contraggono più di una malattia estendendolo alla patologia della depressione provocata dal trattamento sanitario obbligatorio. “Il Parlamento, quindi, da oltre due anni non è intervenuto per adottare alcun provvedimento legislativo – commenta l’avvocato Marcello Stanca riprendendo uno dei passaggi dell’impugnativa al Tar – in aperto contrasto con la giurisprudenza consolidata che riconosce alle sentenze della Corte Costituzionale un termine di attuazione ragionevole, individuato in 120 giorni dal deposito, al fine di evitare una paralisi nell’efficacia della pronuncia e di garantire il rispetto del principio di certezza del diritto. E l’inerzia produce una grave lesione non solo ai danneggiati da vaccinazione, ma anche i soggetti danneggiati da trasfusioni di sangue infetto o da somministrazione di emoderivati infetti”.

PostHeaderIcon NEWS: 5/06/2025 – ISTANZA AL PARLAMENTO

Pubblichiamo qui l’istanza di una danneggiata da vaccino a Ministero della Salute e CAMERA dei DEPUTATI, e pubblico di seguito la RISPOSTA parlamentare dell’On. Illeana MALAVASI, depositata il 23 maggio 2025.
<<Gentile Onorevole, scrivo la presente per lamentare la mancata applicazione delle sentenze Corte Costituzionale nr 35/2023 e Cassazione 31247/2024, assegnate alla Commissione della quale Lei è componente. Mi chiamo sorella Teresa Isabella, nata il1 8 marzo 1982, riconosciuta dal Ministero della Salute danneggiata da vaccinazione.
Sono deceduta il 16 aprile 2004, per aggravamento della patologia post vaccinale  e mia madre, Maria, attende da più di dieci anni l’erogazione della reversibilità dell’indennizzo per decesso da vaccinazione, erogato in vita, ai sensi della legge 210/92.
L’avv. Marcello Stanca ha formulato numerose richieste diffide al Ministero della Salute ed alle Amministrazioni competenti, ma nessuno si è scomodato ad inviare una risposta. L’unica “risposta di Pilato” l’ho ricevuta di recente dal Quirinale che, dopo 10 anni dal mio Ricorso Straordinario contro l’ inerzia del Min Salute ha dichiarato di non essere competente per occuparsi del mio caso.
Gentile Onorevole, chiedo un suo autorevole intervento presso il rappresentante del Ministero  Salute in Commissione  XII Affari Sociali affinchè siano erogati a mia madre, “orfana” di me, i benefici economici previsti dalla legge 210/92.
Ho rivolto la mia preghiera alla intercessione di Maria SS.,ma affinché, grazie al Suo intervento, la Commissione Affari Sociali della Camera Deputati, voglia deliberare senza ulteriore ritardo sulla  l’applicazione delle sentenze della Cassazione 31237-2024   che risarcisce la depressione post vaccino, e della Corte Costituzionale 35-2023 che abolisce la prescrizione del diritto  all’indennizzo dovuto dal Ministero della Salute . La prego di scrivere al mio avvocato Marcello Stanca, Presidente di Amev Firenze, email: amevfirenze@gmail.com perchè qui, in Cielo, dove sono adesso la posta non viene consegnata ed il mio cellulare è sotto la mia lapide, ormai scarico dopo dieci anni di attesa, al Campo Santo. Attendo cortese riscontro. Amen
Con  disperata speranza. TERRY>> 

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