Archivio di Novembre 2025
Intervento nel ricorso Sezioni Unite
Scrivo questo comunicato per informare i numerosi soci AMEV ed anche i danneggiati da trasfusioni e vaccinazioni seguiti da altri Colleghi che ho discusso innanzi al TAR Lazio la richiesta dell’associazione AMEV di pronunciare una ordinanza coattiva nei confronti della Camera, del Senato e della Presidenza del Consiglio dei Ministri diretta alla applicazione di sentenze emesse dalle massime autorità giudiziarie contro il Parlamento ed il Capo del potere esecutivo.
Il ricorso è stato uno strumento processuale per far dichiarare illegittima l’inerzia delle autorità politiche e del potere esecutivo che non hanno esercitato alcuna concreta attività diretta a garantire l’applicazione di una sentenza della Corte Costituzionale e di una sentenza della Corte di Cassazione.
Il ricorso è stato preceduto da una lunga serie di istanze inviate dai cittadini tramite canali parlamentari nelle quali esprimevano la volontà di veder soddisfatte le legittime aspettative dei danneggiati da trattamenti sanitari ai quali spetta un indennizzo specifico per compensare economicamente le malattie depressive determinate da complicanze causate da vaccinazioni e da trasfusioni.
Nel procedimento si è costituito l’Avvocatura Generale dello Stato in difesa della Camera e del Senato sostenendo che le attività legislative non possono essere obbligate nel fine, dai Magistrati del Tribunale Amministrativo del Lazio, e da nessun altro Organo Giudiziario.
Voglio specificare che la richiesta dell’AMEV non è stata frutto di fantasia giudiziaria, ma è fondata su una recentissima pronuncia della Corte di Cassazione – Sezioni Unite che ha dichiarato condannabile lo Stato Italiano per inerzia legislativa contraria a trattati internazionali.
L’AMEV ha sostenuto che gli obblighi derivanti dai trattati internazionali non possono essere più vincolanti delle sentenze della Corte Costituzionale e Cassazione.
Infatti la natura ontologica di uno Stato di diritto, come è la Repubblica italiana, non puo’ lasciare spazio ad una libertà del Parlamento di non adeguarsi alle sentenze che hanno definitivamente condannato lo Stato a porre rimedio ad una serie di lesioni del diritto alla salute provocato ad un numero indefinito, ma rilevante di suoi cittadini.
Ebbene, il TAR del Lazio non ha in nessun modo dimostrato di aver letto e compreso la recentissima sentenza di condanna, depositata dall’AMEV nella quale le Sezioni Unite della Cassazione hanno scritto una pagina nuova nel rapporto tra lo Stato inerte ed i cittadini che lamentano la colpevole inerzia delle istituzioni.
Voglio dichiarare che non ritengo assolutamente fondata la posizione assunta dal TAR Lazio che riporta i diritti dei cittadini ad un livello di sudditi che non devono essere ascoltati, e non meritano attenzione e risposte concrete a livello parlamentare e ministeriale, come avveniva nell’epoca del feudalesimo e non nell’attuale contesto di democrazia fondata sulla inviolabilità della carta costituzionale.
Per questi motivi dichiaro che l’AMEV non intende tollerare di veder calpestato il diritto alla salute, offeso dai trattamenti sanitari obbligatori e non obbligatori, dichiarato invece meritevoli di compensazione economica da sentenze definitive delle magistrature superiori.
Ritorno a sottolineare che le numerose richieste presentate dai cittadini al Parlamento, nei tre anni precedenti alla data del processo, sono rimaste prive di risposte anche dopo la pubblicazione delle sentenze di condanna, ed anche dopo la presentazione di formale interrogazione parlamentare diretta al Ministro della Salute in Commissione Affari Sociali.
Dichiaro pertanto che l’AMEV presenterà ricorso innanzi alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione finalizzato a definire i doveri obbligatori del Parlamento e del potere esecutivo nei confronti dei cittadini che invocano il rispetto di sentenze che hanno condannato lo Stato.
Ritengo opportuno ed auspico di ricevere il maggior numero di adesioni alla nuova azione giudiziaria che attivero’ entro i prossimi 30 giorni per tentare di ottenere una pronuncia delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione che ribadiscano l’esistenza di un dovere istituzionale diretto al rispetto delle decisioni delle Magistrature Superiori da parte di qualsiasi Autorità ed Istituzione Politica dello Stato che abbia giurato fedeltà alla Costituzione, alla Magistratura ed alla sovranità del popolo che ha delegato al Parlamento il rispetto dei propri diritti.
La lunga sentenza delle Sezioni Unite è stata pubblicata nel mese di settembre sulle riviste giuridiche, subito dopo le ferie giudiziarie e quindi i Magistrati non hanno avuto possibilità di comprenderne l’importanza e di adeguarsi al nuovo orientamento, nonostante il deposito in udienza.
Ritengo pertanto necessario ricorrere innanzi agli stessi Magistrati che hanno firmato la sentenza della Cassazione della quale intendo chiedere l’applicazione per ottenere l’indennizzo dovuto a tutti i danneggiati da trattamento sanitario.
Ritengo urgente proporre l’impugnazione per ottenere una prenotazione, nella legge finanziaria, delle somme necessarie alla liquidazione degli indennizzi mensili vitalizi (circa 50 mila per emotrasfusi e vaccinati) che dovranno essere conferiti nei prossimi anni.
Attendo numerose adesioni a questa nuova iniziativa giudiziaria all’indirizzo amevfirenze@gmail.com precisando che sarà possibile suddividere il costo dell’azione fra tutti i partecipanti, con una somma sostenibile.
Il Presidente dell’AMEV – Avv. Marcello Stanca


